Sia che si esibisca con la sua band, o come ospite o con la sola compagnia di un pedal looper, il vocalese imponente e mondano di Michael Mayo sta raccogliendo rapidamente consensi in tutto il mondo sia di critica che di pubblico.
Figlio di due importanti musicisti, il ventenne Michael Mayo è cresciuto vicino ad artisti come Diana Ross, Luther Vandross, Earth Wind and Fire e Stevie Wonder. Questa vicinanza ha aiutato Mayo a creare un suo stile musicale incentrato su elementi R&B, Soul e Jazz e un’identità musicale ancora prima di salire sul palco.
Mayo ha frequentato il Thelonious Monk Institute of Jazz Performance, divenendo il terzo cantante ad essere stato accettato nel programma ventennale. Qui ha potuto apprendere da musicisti del calibro di Wayne Shorter e Herbie Hancock, solo per citarne due.
“Without a doubt the best young male jazz singer in Los Angeles”
(LA Weekly)
Michael Mayo, nonostante la sua giovane età, è già un artista internazionale. Ha cantato alla Casa Bianca, al Kennedy Center e all’American Voices Festival di Renée Fleming, e al Panama Jazz Festival. Recentemente ha registrato e suonato con Herbie Hancock, Jacob Collier, Kneebody, Gretchen Parlato, Josh Groban, Ben Wendel e Becca Stevens tra molti altri.
La sua performance con la band al Playboy Jazz Festival del 2019 è stata straordinaria così come all’Atlanta Jazz Festival e al Monterey Jazz Festival.
“Bones”, il suo disco di debutto è uscito il 4 giugno 2021 per l’etichetta Mack Avenue/Artistry Records e ha avuto come produttore il vincitore del Grammy Award Eli Wolf (Norah Jones, Al Green, The Roots).